Rosaria Paiano, classe 1925, lavora i campi da una vita. Quando era ragazza possedeva un terreno con due pozzi e, grazie alla disponibilità d’acqua, coltivava cicorie, insieme alla sorella, che vendevano ogni mattina ai villeggianti di Castro, località marina povera di contadini e dunque di ortaggi. Anche oggi, all’età di 90 anni, non c’è giorno che non si rechi nel suo orto, che appare rigoglioso e curato.
Siamo a Marittima, piccola frazione di Diso, nel territorio del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – S.M. di Leuca e Bosco di Tricase. Incontriamo Rosaria nel tardo pomeriggio, nell’ora in cui i raggi del sole si affievoliscono e lei innaffia le piante. Ci fa vedere l’orto e i semenzai con le colture invernali che ha preparato già da qualche giorno. Nell’orto troviamo fagiolini, zucchine, bietole, cicorie, lupini, pomodori, meloncelle, mugnoli; ma anche alberi di pere, mele, melagrane, albicocche, noci.
Data l’età, la signora Rosaria ha smesso di riprodurre i semi e si affida per comodità alle sementi in commercio: coprire i fiori col tessuto o con la carta per evitare impollinazioni è un lavoro che richiede molto tempo e attenzione, che lei non riesce più a dedicare.
L’unico ortaggio di cui riproduce i semi di anno in anno è il mugnolo. Questo progenitore del broccolo rappresenta una coltura tipicamente autunno-invernale ma, essendo una pianta annuale, viene lasciata in campo e cimata di volta in volta, così che arriva a produrre qualche capolino anche in estate.
Il mugnolo è una varietà locale particolarmente legata a questo territorio, perché parte integrante di un piatto rituale che si prepara principalmente in occasione di San Giuseppe. Il 19 marzo si prepara infatti la “massa” (pasta fatta in casa) con i ceci e i mugnoli; questi ultimi, che per conformazione ricordano tanti boccioli, si dice che simboleggino la verga fiorita del Santo.
Non c’è occasione o ricorrenza che coinvolga la sua numerosa famiglia (come una partenza, un ritorno, un festeggiamento), in cui Rosaria non prepari la “massa”, che rappresenta una sorta di rituale domestico per celebrare e rinsaldare i legami famigliari. Il simbolo di un pasto preparata dalla famiglia e per la famiglia, un elemento immancabile delle grandi occasioni.
Mentre chiacchieriamo, Rosaria va avanti e indietro ad innaffiare ogni pianta, si guarda intorno e intuisce fulmineamente i bisogni e i problemi dei fagiolini, delle meloncelle, delle zucchine e così via, pianificando il da farsi e preparando mentalmente l’orto invernale.
Rosaria è una donna forte, ha mani grandi, spalle grosse, occhi vispi e lo sguardo di una profondità e perspicacia che mette quasi soggezione. Ricorda quelle divinità antiche, le Grandi Madri mediterranee, custodi e signore di piante, semi e fiori, che nutrono la terra e generosamente tutti gli esseri viventi.
La ringraziamo per il tempo dedicatoci e la guardiamo allontanarsi al tramonto con la sua bicicletta e le sue bustine di semi e ci immaginiamo che starà già pensando al lavoro che farà domani nel suo campo.



Cerco i semi di mugnoli. Però, io abito in Australia. Com’è posso prendere dei semi qui in Australia, o più tosto, se qualcuno mi può mandare dei semi.
Grazie.
Salve,
dovrebbe provare a contattare delle ditte sementiere, noi siamo un gruppo di ricerca universitario, non trattiamo aspetti commerciali.