La “Sagra della Pestanaca” o “carota di Santo Ippazio”, che viene organizzata a Tiggiano in onore dei festeggiamenti di Santo Ippazio (18-19 gennaio), si è rivelata un valido strumento nelle strategie per il recupero e la promozione delle varietà locali.
Ideata nel 1999, per mettere in mostra le deformità/abnormità dell’ortaggio, la sagra si è rafforzata negli anni divenendo momento di confronto tra i produttori locali, di incontri seminariali tra università, amministrazioni locali ed enti ecclesiastici, ma soprattutto momento di consapevolezza dell’indotto economico e delle micro filiere che il prodotto sta sostenendo, dalla pasticceria alla liquoristica, alla gastronomia (pasta fresca ripiena, sformati, frittelle, contorni vari e tanto altro).
Alla vigilia della festa (18 gennaio), le bancarelle dei produttori che vengono da Tricase, da Corsano e da Tiggiano, sono collocate tutte intorno alla chiesa del Santo e su di esse solo “carote Santo Ippazio” in vendita; in una saletta vicina si allestisce la mostra: ogni produttore che viene a vendere deve anche partecipare con un proprio cesto di carote, le più appetibili o dalle forme più strane.




Lo scenario è stato quello giusto per presentare il progetto BiodiverSO! Insieme con l’ente Parco Otranto-Santa Maria di Leuca, è stato allestito uno stand con pannelli illustrativi, materiale fotografico e, soprattutto, la vasta gamma delle varietà locali e di stagione: cicoria di Galatina, broccoli paesani, pomodori da serbo, finocchi, patate zuccherine, patate, insalate ed altro. Il materiale generativo delle varietà locali recuperato durante le esplorazioni era esposto in apposite teche o in vasetti di vetro, a rappresentare la banca dei semi realizzata. Tutto il materiale era opportunamente etichettato.













