Scandire il tempo

Fino a qualche decennio fa gli intervalli regolari che segnavano lo scorrere del tempo erano legati ai cicli della natura: le stagioni, l’epoca di raccolta di ortaggi e frutta, le fasi lunari, ecc. Oggi gli intervalli di tempo sono scanditi dalla ricarica del cellulare, dalla rata del mutuo, dall’assicurazione dell’auto; e ci vengono ricordati dalla pubblicità…

Per gli ortaggi, il tempo non è più una variabile che ne condiziona la disponibilità: gli apprestamenti protettivi e l’importazione di prodotti da altre latitudini ci consentono di avere pomodori, perperoni, zucchine, melanzane, meloni, ecc. durante tutto l’anno. Resistono ancora alcune specie, soprattutto quelle che tollerano peggio il caldo e che sono più tradizionali: cicoria, finocchio e cima di rapa, ad esempio. Ma a resistere di più e meglio sono le varietà locali, perché oltre ad essere adattate alle specifiche condizioni ambientali e di coltivazione di una determinata area, sono strettamente associata con gli usi, le conoscenze, le abitudini, i dialetti e le ricorrenze della popolazione umana che l’ha sviluppata e/o continua la sua (GIBA, 2010). Anche per questo occorre salvaguardarle e valorizzarle.

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