Hanno destato molto interesse i semi delle varietà locali reperite dal progetto BiodiverSO e mostrate durante una delle esercitazioni dello Short Master “Recupero, caratterizzazione e mantenimento dell’agrobiodiversità delle colture orticole pugliesi“.
I corsisiti hanno ammirato la variabilità che esiste tra i semi per dimensioni, colori e forme. Beniamino Leoni ha esposto l’importanza del seme e i suoi aspetti morfologici, biologici, commerciali e legislativi. Il tutto sempre in riferimento alle colture del nostro territorio e indirizzando i pensieri e le attenzioni alla biodiversità.
Con le foto realizzate con un obiettivo macro sono state proiettate le immagini dei semi di Cavolo riccio, Finocchio barese, Carota di San Vito, Cima nera e Pomodoro regina.
Per l’importanza che riveste la propagazione e la conservazione delle varietà locali, è stata sviluppata anche un’atttività sull’analisi della germinabilità in tutte le sue peculiarità (peso dei mille semi, potere germinativo, energia germinativa, tempo medio di germinazione). Particolare interesse ha suscitato l’attività pratica: 50 semi di ciascuna di dieci specie sono stati inseriti in dieci bicchieri e sono stati affidati a dieci gruppi formati da tre corsisiti che con capsule petri, carta bibula e pinzetta hanno preparato il necessario per verificare la geminabilità dei semi in cella climatica.
Alla fine della giornata abbiamo regalato ai corsisti un “kit di semi”: una busta contenente una capsula petri, quattro carte da filtro e tre bustine di semi di Cavolo riccio, Cima nera e Mugnoli, con circa 30 semi di ciascuna varietà, con alcuni appunti importati per una corretta valutazione della germinabilità. In questo modo, i corsisti verificheranno a casa la germinabilità dei semi consegnati e la confronteranno con quanto sarà riscontrato nella cella climatica.
Con grande sorpresa ed entusiasmo anche questa esperienza è stata portata a termine. Se sono semi buoni germineranno…