L’Italia è considerata il centro di diversità genetica di numerosi tipi di Brassicaceae, come ad esempio il cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis L.) e i broccoli (B. oleracea var. italica Plenck). I “mugnoli” rappresentano un’antica forma di broccolo dalla cima piccola e brattee fiorali più grandi, tradizionalmente coltivati nel Salento, dove vengono anche chiamati “mugnuli” o “spuriatu” o “spuntature” o “cavolo povero” (Laghetti et al., 2005).
Durante le varie missioni di esplorazione (ad esempio https://biodiversitapuglia.it/salvatore-mugnuli/), sono stati rinvenuti nuovi tipi di “mugnoli”, oltre a quelli già conservati presso la banca dei semi del CNR-IBBR, ed è stato altresì rilevato un ampliamento dell’areale di distribuzione di questa singolare coltura. La caratterizzazione in campo dei ‘‘mugnoli’’ raccolti ha evidenziato una certa variabilità genetica sia tra accessioni che all’interno della stessa accessione. Le foglie possono presentarsi più o meno lobate e il loro colore può variare da un verde chiaro ad un verde intenso. Le infiorescenze, di dimensione variabile, possono essere più o meno lasse e i fiori, per lo più bianchi, talvolta possono anche essere gialli.
(CNR – IBBR in collaborazione con Agrogreen Service Srls)
Laghetti G, Martignano F, Falco V, Cifarelli S, Gladis Th, Hammer K., 2005. “Mugnoli”: a neglected race of Brassica oleracea L. from Salento (Italy). Genetic Resources and Crop Evolution 52: 635–639.



