Viaggio BiodiverSO per la Puglia: 2^ tappa

Riprendiamo in mano le nostre mappe di navigazione e proseguiamo, insieme ad ECO-logica, il viaggio interrotto a Lecce.

2° tappa: da Brindisi a Fasano

1_partner_brMettiamo piede nella provincia di Brindisi e andiamo a fare subito visita ai due partner BiodiverSO che qui operano: le aziende agricole Progresso Agricolo e F.lli Corrado.

I primi campi in cui imbattiamo sono quelli che ospitano le colture di fagiolini dall’occhio, di bietole, aglio e cicoria. Continuando a salire le coltivazioni si differenziano  e si arricchiscono di carciofi, pomodori, meloni e cime di rapa.

Il territorio del brindisino è ricco di aree protette, come quelle inserite in Rete Natura 2000, i Parchi Naturali Regionali, le Riserve Naturali sia regionali che statali. In  queste aree le attività agricole, spesso ancora tradizionali, convivono da decenni e sono perfettamente integrate agli habitat naturali.
Pensiamo per esempio al Pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto che è storicamente coltivata nella riserva naturale statale omonima.

Brindisi è la provincia pugliese con la maggior presenza di campi di conservazione in situ, dove quindi le piante a rischio di estinzione sono conservate e tenute in isolamento, questi campi sono concentrati nel nord della provincia e sono ben 11.
La presenza di aziende aderenti al Progetto, concentrate in particolare lungo la linea di costa, è equiparabile a quella delle province di Taranto e BAT.

Facciamo adesso un tour più attento, tra i Comuni rappresentativi della provincia. Ciascuno conserva diverse varietà autoctone cui spesso da’ il proprio nome.

I comuni rappresentativi nel brindisinoMuovendoci da sud incontriamo ad Oria la cicoria, appunto, di Oria; a Francavilla Fontana vengono coltivate, oltre la cima di rapa Tre stelle, ben tre varietà di peperone (Cornaletto paesano, Cornaletto riccio e Peperone a naso) ed il Sedano nostrano; Brindisi poi dà il nome alla Catalogna di Brindisi e ad una delle più importanti varietà locali di carciofo  in Puglia, il Carciofo brindisino, che dal 2011 è marchio IGP.

Spostandoci verso nord e lungo la costa, dopo averne tanto parlato, facciamo sosta prima a Carovigno, nei campi di pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, poi ad Ostuni per assaggiare le due varietà di carciofo locali, il Bianco di Ostuni e il Nero di Ostuni, la cicoria Scattatora ed il peperone Cornaletto ostunese. Saliamo e raggiungiamo l’ultimo comune della provincia, Fasano, celebre per il pomodoro Regina ma ricco anche di produzioni di Bietola di Fasano, Barattiere e Scopatizzo.

I Biopatriarchi di BrindisiNon c’è varietà antica che si rispetti senza il proprio agricoltore custode. Passiamo quindi a conoscere i Biopatriarchi locali: Antonio Vecchio a Francavilla che coltiva il sedano; Cosimo Gallone e Felice Suma a Ceglie Messapica, dediti entrambi alla coltivazione di diverse varietà di pomodoro; Giovanni Semeraro a Torre Guaceto nel suo campo di pomodoro fiaschetto; Antonio Francioso ad Ostuni, infine, che coltiva la cicoria Scattatora.

Più su non possiamo andare, ad un passo c’è la provincia di Bari che però dovrà aspettare un pò, per la prossima tappa viriamo a ovest per scoprire le ricchezze del tarantino.

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