Sesto e ultimo giorno di viaggio, siamo giunti alla provincia più settentrionale e più alta della Puglia, scopriamo dove ci porteranno le mappe di ECO-logica.
6° tappa: da Anzano a Peschici
Andiamo a far visita all’ultimo partner del progetto BiodiverSO, nonché la terza università aderente, il dipartimento SAFE dell’Università di Foggia. Quella della capitanata è insieme a Lecce e Bari, la provincia in cui è stato recuperato il maggior numero di varietà orticole.
- I partner BiodiverSO nella provincia di Foggia
- Distribuzione delle varietà orticole in Puglia
Anche le specie che si trovano sono tantissime, è forse la provincia che ne conta di più: aglio, anguria, carciofo, cavolo da foglia, cetriolo, cicoria, cima di rapa, cipolla, fagiolino, fagiolino dall’occhio, fava, melanzana, melone, patata, peperone, pomodoro, sedano, senape nera, zucca e zucchina.
La distribuzione delle zone di coltivazione di queste specie, particolarmente quelle localizzate sul Gargano e sulla zona costiera del golfo di Manfredonia, ricadono quasi interamente in aree protette, rientranti nella Rete Natura 2000, in riserve naturali statali, in parchi naturali regionali o parchi nazionali.
- Distribuzione delle specie
- Distribuzione delle aree protette
Zaino in spalla, partiamo dal comune di Anzano, dove, conservato in trecce, scopriamo l’aglio locale.
Poco più su siamo a Monteleone di Puglia che da’ il nome a due varietà locali: la cipolla rossa e il pomodoro.
A Panni si coltiva, su pendii esposti al sole, una particolare varietà di pomodoro, quello a sole di Panni.
Altre varietà di pomodoro sono tradizionalmente coltivate a Roseto Valfortore, il pomodoro pizzutello e a Lucera, dove insieme al carciofo di Lucera, gli orti ospitano colture di pomodoro pizzuto e di pomdoro prunill.
A San severo possiamo assaggiare il pomodoro a mela di San Severo, a San Nicandro Garganico il pomodoro nostrale ed il pomodoro vernile ovale di San Nicandro Garganico, dove troviamo anche, seppur in pochi esemplari, la senape dolce e la pilusedda, l’unica varietà di carosello rinvenuto nel territorio.
A San Giovanni Rotondo è stata reperita, in orti ricavati in radure a 600 m di altitudine, la patata del bosco. Carpino è celebre invece per la sua fava, già iscritta nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentarti Tradizionali (PAT).
Lasciamo le alture e ci spostiamo sulla costa.
Rodi Garganico conserva la coltura di 2 varietà di pomodoro: il pomodoro della marina e il pomodoro vernile giallo sanguigno rampicante. Vico del Gargano è un comune ricco di varietà orticole: il fagiolino rampicante, la patata dei Cortigli, il pomodoro di pez, il pomodoro giallo vernile, la zucca corritore bianca, la zucca corritore rigata e quella striata. A Peschici troviamo 4 varietà di pomodoro (il pomodoro a foglia di patata, il pomodoro della marina tipo piatto e tipo tondo, il pomodoro peschiciano) oltre alla cipolla rossa sanguigna a pera, il citrone, la melanzana antica, il peperoncino diavoletto, il peperone rosso antico e la zucchina antica.
L’ultimo comune rappresentativo della provincia di Foggia è Vieste con le sue colture di citro rosso, di cucumr di Vieste, di melazana antica, di pomodoro rosso invernale di Vieste, di pomodoro foglia di patata e di scarola foglia lunga.
Un itinerario davvero intenso, adesso prendiamocela comoda e godiamoci la visita agli ultimi biopatriarchi della Puglia.
Antonio del Cocchio lo incontriamo tra filari di pomodori a San Nicandro Garganico. Gaetano Salvati a Vieste oltre a pomodori produce anche zucche. Giuseppe Tedeschi è invece a Peschici e nel suo orto cura pomodori e peperoni. Matteo Schiavone e Vincenzo de Troia a Lucera portano avanti la coltivazione del carciofo locale. Ad Anzano Mariangela Cioria e Antonio Murgante coltivano rispettivamente le varietà locali di aglio e di fava.
Dopo tutti questi paesaggi mozzafiato, dopo aver scambiato storie e ricordi con agricoltori dediti alla loro terra, dopo aver visto la ricchezza degli orti della Puglia sarà dura tornare al lavoro dietro una scrivania, ma ora sappiamo che a due passi da noi c’è tantissima biodiversità da guardare, conoscere e custodire.