Fornarelli

Vito Fornarelli, patriarca universitario della biodiversità

Il progetto BiodiverSO ci dà modo di incontrare anche i patriarchi della biodiversità, uomini e donne che conservano da decenni risorse genetiche e saperi della cultura tradizionale. A Bari abbiamo incontrato Vito Fornarelli, ex operaio dell’Istituto di agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Bari.
Vito, che oggi ha 80 anni, coltiva ancora con passione le sue varietà locali che si autoproduce da sempre: la cima di rapa ‘Novantina’, il cavolo riccio, la bietola da coste barese, il cavolfiore ‘Cima di cola’, cipolle, cicorie, fave, ecc.
Anche quando lavorava all’università, la mattina, prima di firmare il foglio delle presenze, si recava in campagna per raccogliere il prodotto da conferire al mercato generale di Bari. Poi al lavoro, all’università, dove aiutava tutti. E poi ancora in campo, a lavorare la terra.
Vito è sempre stato particolarmente bravo nel coltivare e selezionare le varietà migliori. Gli ortaggi consegnati al mercato si contraddistinguevano anche per il valore che riusciva ad aggiungere preparando, ad esempio, i mazzetti di ravanello, o quelli di bietola barese.

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